Bruce Lee, un suo lato sottovalutato

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L’urlo di Chen terrorizza anche l’oriente, di Bruce Lee

In questo celebre film Bruce Lee si trova catapultato in una realtà a lui totalmente estranea: si trasferisce a Roma per aiutare dei suoi parenti con il loro ristorante. Purtroppo per loro però il ristorante suscita l’interesse della mafia, che vuole renderlo un posto per smerciare la droga. La mancata sottomissione al volere della mafia porterà a scontri inevitabili.               La scena più famosa di questa pellicola è senza dubbio la sequenza di combattimento tra Bruce Lee e Chuck Norris al Colosseo, la quale è satura di significati simbolici. Innanzitutto essa va divisa in tre micro-sequenze, la prima in cui il cinese sembra avere la peggio, la seconda in cui sembra prendere il comando del duello e la terza in cui sconfigge e uccide Chuck Norris. Dal punto di vista del significato si riferisce modo di combattere, e in senso lato al modo di vivere; nella prima micro-sequenza l’artista orientale è estremamente legato alla tradizione (usa forme e tecniche legate alla tradizione) e infatti, come detto in precedenza si trova in svantaggio; nella seconda inizia a slegarsi e il combattimento si riequilibra; nell’ultima trova la sua dimensione definitiva e conquista la vittoria. In questo combattimento è necessario far presente altre due cose: quando Chuck Norris abbandona la sua arte per imitare l’arte dell’avversario il suo destino viene segnato; Bruce Lee non perde il rispetto per il suo avversario nemmeno dopo averlo ucciso.

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