Toy Story 4: arriva al cinema il miglior capitolo della saga

La recensione di Toy Story 4. Il capitolo più romantico e avventuroso della saga è al cinema dal 26 giugno, con le voci di Luca Laurenti e Corrado Guzzanti

Toy Story 4
Condividi l'articolo

Dal 26 Giugno tornano Woody, Buzz e Bo Peep per quello che è forse il capitolo più avventuroso, romantico e avvincente della saga Toy Story: Toy Story 4.

A quasi dieci anni dal successo di Toy Story – La grande fuga, arriva finalmente Toy Story 4, un nuovo travolgente capitolo della saga Pixar dedicata alla vita segreta dei giocattoli.

Nel 2010 Toy Story – La grande fuga aveva polverizzato ogni record, incassando oltre un miliardo di dollari. Il film ha conservato il primo posto tra i film d’animazione più redditizi di sempre fino all’arrivo di Elsa e Frozen – Il regno di ghiaccio. Nel frattempo, la versione italiana della saga ha perso la sua voce più amata: quella di Fabrizio Frizzi, storico doppiatore del protagonista, il cowboy di pezza Woody. Sostituire Frizzi nella parte di Woody sembrava una missione quasi impossibile. Così come eguagliare le epiche gesta dei primi tre capitoli della saga, fondata su un mix irresistibile di azione, ironia e tenerezza, capace di farci tornare tutti bambini. Eppure, valeva la pena aspettare: Toy story 4 supera ogni aspettativa, con una girandola di emozioni che, anche stavolta, è pronta a conquistare il mondo intero.

Toy Story 4

Alla fine di Toy Story 3 avevamo lasciato Woody, il suo fedele amico e space ranger, Buzz Lightyear, Mr. Potato e tutti gli altri giocattoli affrontare la difficile separazione dal loro bambino. Andy aveva ormai 17 anni, ed era pronto ad andare al college. Dopo una serie di rocambolesche avventure, i giocattoli erano stati donati a Bonnie: la figlia dei proprietari dell’asilo Sunnyside. Con l’inizio di Toy Story 4, fa il suo ingresso in scena un nuovo, improbabile giocattolo: Forky (la sua voce è quella di Luca Laurenti). In realtà è solo un pupazzetto realizzato con una posata e altri scarti di spazzatura, ma Bonnie stessa ha costruito Forky con le sue mani, e per questo è diventato il suo giocattolo preferito. Woody, nel profondo del suo cuore, non ha mai superato la separazione da Andy. Ma da perfetto cowboy, eroe senza macchia e senza paura, è pronto ad aiutare Bonnie a qualunque costo. Durante una vacanza in camper con tutta la famiglia, Forky viene rapito dall’inquietante Gabby Gabby: la bambola a capo dei giocattoli esposti in un negozio antiquario. Woody ha qualcosa che la bambola dai capelli rossi desidera disperatamente. Il cowboy sa che senza Forky, Bonnie non avrà un compagno per affrontare il primo giorno di scuola. Inizia così una nuova avventura, che vedrà Woody ritrovare il suo primo, grande amore: Bo Peep, la pastorella di porcellana che ormai ha scelto la libertà di una vita da “giocattolo smarrito”.

LEGGI ANCHE:  Come Eravamo: il film che racconta un'epoca
Toy Story 4

Rispetto ai primi due capitoli della saga, in Toy Story 4 Bo Peep è un personaggio totalmente rinnovato. La sua scelta di libertà introduce il tema centrale del film: il conflitto esistenziale proprio di ogni giocattolo. Se la maggior parte dei giocattoli smarriti desidera solo l’amore di un bambino, altri hanno scelto la libertà assoluta. Un tema declinato in modo del tutto singolare dai diversi personaggi di Toy Story 4.

Rispetto alla maggior parte dei film d’animazione, dove i buoni sentimenti sono solo superficie e gli high concept vengono utilizzati in modo totalmente strumentale, il segreto di Toy Story 4 resta l’incredibile quantità di sfumature che appartiene ad ogni singolo personaggio. Merito di una sceneggiatura a dir poco incredibile, che procede secondo linee narrative semplici, ma capaci di conservare profondità e realismo anche nella rappresentazione dei personaggi minori.

Una complessità che si riflette nelle scelte visive. La straordinaria bellezza delle immagini in Toy Story 4 è frutto di un incredibile lavoro sulle texture, capaci di restituire i dettagli infinitesimali di una banda di giocattoli assolutamente eterogenea, che spazia dai peluche da quattro soldi e arriva alle porcellane e le plastiche delle bambole anni ’50.

LEGGI ANCHE:  Lucifer: Recensione, Analisi e Riassunto della serie Netflix

La nuova voce di Woody appartiene ad Angelo Maggi: storico doppiatore di Tom Hanks, Sceriffo Woody nella versione originale della saga. Il suo contributo a Toy Story 4 è davvero di altissimo livello, e non deluderà i fan del cowboy di pezza. Ma anche le new entry di Toy Story 4 sono decisamente degne di nota. Se Luca Laurenti era la scelta ideale per il bislacco Forky, Benji e Fede sono due perfetti peluche evasi dal Luna Park: Duky e Bunny. Per non parlare di Corrado Guzzanti, che presta la sua voce a Duke Caboom, vecchio giocattolo smarrito di origine canadese, esperto in motociclismo acrobatico.

Ma le grandi protagoniste di Toy Story 4, questa volta sono di genere femminile. Insieme alla ribelle Bo Peep, il personaggio più affascinante è certamente l’antagonista Gabby Gabby. Insieme ai suoi bodyguard, un quartetto di terrificanti marionette per ventriloqui, la sua apparizione regala un brivido horror davvero inaspettato. L’evoluzione nell’arco del personaggio fa di Gabby Gabby un villain assolutamente sui generis, che saprà colpire anche i cuori più gelidi.

Il risultato è un film praticamente perfetto, capace di fondere avventura, slapstick-comedy e vere emozioni. Se volete ridere e piangere come bambini, Toy Story 4 è al cinema dal 26 Giugno.

Continua a seguirci su LaScimmiapensa.com